Scuole di Bregaglia

Sessantacinque anni in mezzo

"Di pari passo" e "Lettura ad alta voce".

 

Si è conclusa il 27 maggio la collaborazione tra gli studenti di 5° e 6° classe e alcuni over 70 residenti in Val Bregaglia; terminerà a breve anche l’appuntamento di lettura condiviso da 8° e 9° classe della scuola secondaria e ospiti del CSB.
La dottoressa Magnini racconta con gratitudine il tragitto che da una prima idea ha condotto grazie alla flessibilità di tutto lo staff al concretizzarsi di due progetti, incontro e comunicazione tra generazioni per favorire la socializzazione e rinsaldare il tessuto relazionale.

DI PARI PASSO, percorsi di movimento per conoscersi: 6 incontri con percorsi di propriocezione studiati insieme al reparto di fisioterapia, durante i quali ai ragazzi è stata data fiducia, ritenendoli in grado di accompagnare i loro compagni più anziani.

Contemporaneamente agli abitanti pensionati, non più integrati in ambiti lavorativi e quindi con meno occasioni di socialità viene offerta la possibilità di incontrare altre persone.

Lo scopo è duplice: intrattenersi e mantenersi attivi; il dialogo con qualcuno di cui si sa poco, l’opportunità di conoscere un po’ più a fondo due categorie spesso stigmatizzate, due mondi lontanissimi che collaborano. Preadolescenti spesso additati come apatici e problematici e settantenni – ottantenni apparentemente fragili e poco vitali. Che sorpresa scoprire che nel naturale declino arde una persona vivace, spiritosa e ricca di esperienze! Idealmente le coppie create non dovevano avere rapporti di parentela o vicinato, per favorire una relazione tra individui liberi, non condizionati da convenevoli o ruoli preesistenti.
Per il progetto LETTURA AD ALTA VOCE sono state individuate delle affinità di interesse tra ragazzi e ospiti della struttura sanitaria che, col pretesto della lettura hanno avuto modo di vivere da vicino una realtà che spesso intimorisce, la vita di un “grande anziano”. Leggere, così come cucinare insieme o cantare stabilisce una sorta di cuscinetto creativo che agevola il contatto, alleggerendolo, allontanando gli imbarazzi che deriverebbero dal confrontarsi tra estranei.
Entrambi i progetti sono stati preparati spiegando ai ragazzi gli intenti sociali e di crescita e alla fine se ne discute con loro, per fornire strumenti di riflessione a conclusione dell’esperienza.
Relazionarsi è possibile, ciò che può apparire un ostacolo può rivelarsi un’opportunità e la comunicazione arricchisce tutti. Nemici comuni solo la fissità e l’isolamento.
La collaborazione tra Centro Sanitario e scuole di Bregaglia mira anche a dar loro la visione dell’ospedale non solo come luogo di cura ma anche di prevenzione e supporto e fornire loro degli adulti di riferimento aggiuntivi a quelli già esistenti.

Da labregaglia.ch